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Bando “Isi Inail 2024”: procedura aperta dal 15 aprile 2024

Come ogni anno, il bando Isi Inail si rivolge alle imprese di tutti i settori, iscritte alle Camera di Commercio e agli enti del terzo settore che vogliono fare incestimenti sulla sicurezza sul lavoro.
Come già indicato nella precedente circolare Confapi n.44 del 18 gennaio 2024, la misura include 5 assi di intervento e concede un contributo a fondo perduto del 65% (elevabile all’80% in caso di giovani agricoltori) fino a € 130.000.

Sul sito dell’Inail sono disponibili le date con le varie scadenze della procedura per la partecipazione al bando. La procedura di domanda è aperta dal 15 aprile al 30 maggio 2024 pertanto si sollecitano gli interessati ad attivarsi per tempo e a rivolgersi ad Api – ApiTech qualora servisse un supporto, scrivendo a silvia.negri@confapi.lecco.it.

(SN/am)




“Academy metalmeccanica”: rassegna stampa

Gli articoli pubblicati sulla prima edizione del progetto realizzato dalla nostra Associazione in collaborazione con Mestieri Lombardia: 



“Academy metalmeccanica”: il 57% dei partecipanti trova lavoro

Si è conclusa il mese scorso la prima edizione dell’ “Academy nel settore metalmeccanico” dedicato ai giovani inoccupati tra i 18 e 29 anni, residenti nelle province di Lecco e Sondrio, corso organizzato da Mestieri Lombardia in collaborazione con Confapi Lecco Sondrio.
L’iniziativa fa parte del progetto “IN-JOBs4NEETs” dedicato ai ragazzi che attualmente non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi formativi. Il progetto mira a guidare questi giovani nel mondo del lavoro attraverso un percorso personalizzato che comprende servizi di orientamento, opportunità formative ed esperienze professionali. 
Sette i partecipanti a questa prima edizione che hanno svolto la prima parte del corso nelle aule di Confapi Lecco Sondrio dove hanno appreso le nozioni teoriche in ambito metalmeccanico: competenze tecniche, sicurezza sul lavoro e soft skill. A seguire i partecipanti hanno svolto in aziende associate a Confapi Lecco Sondrio un tirocinio retribuito (STF, Officine Santafede, Trimat, Italgard, Rosval, GBG e Ita).
Al termine del corso quattro dei sette partecipanti sono stati assunti dalle aziende in cui si sono formati. 

“Oggi siamo di fronte al paradosso per cui se da un lato abbiamo un elevato tasso di disoccupazione giovanile, stando agli ultimi dati OCSE siamo quinti al mondo, dall’altro abbiamo aziende che cercano giovani da inserire nelle loro realtà. Come Mestieri Lombardia vogliamo provare ad accorciare questa distanza promuovendo la formula delle Academy, percorsi formativi di breve e media durata realizzati in collaborazione con le aziende a partire dal loro fabbisogno di competenze. Le aziende promotrici, sono coinvolte attivamente in tutto il processo a partire dalla definizione dei contenuti e le docenze fino all’inserimento dei giovani, contestuale alla formazione, con un tirocinio o un contratto a tempo determinato. La formazione è quindi sia teorica che pratica e fortemente declinata in base al ruolo che i giovani andranno a ricoprire. In questo modo il gap si riduce: l’azienda può formare nuove risorse in maniera specifica, mentre i giovani si sentono da subito maggiormente ingaggiati (percependo un’indennità o uno stipendio) e acquisiscono un bagaglio di competenze di cui avranno realmente bisogno o che potranno facilmente spendere nel mercato del lavoro. Questa formula, che stiamo sperimentando all’interno di IN-JOBs4NEETs, progetto realizzato con il sostegno di JPMorganChase, si sta dimostrando particolarmente efficace in termini di placement come dimostra anche il percorso realizzato insieme a Confapi Lecco Sondrio”, spiega Fabio Loda, presidente di Mestieri Lombardia.

Siamo molto soddisfatti di questa prima edizione – commenta Enrico Vavassori presidente di Confapi Lecco Sondriopiù della metà dei partecipanti ha trovato lavoro e una specializzazione. Questo progetto è molto valido perché permette di venire incontro a due esigenze differenti: quelle dei ragazzi che cercano lavoro e le aziende che trovano personale qualificato formato nella stessa azienda. Come Confapi Lecco Sondrio siamo particolarmente sensibili al discorso “formazione” e da tempo siamo impegnati sia nell’ambito orientamento scolastico sia in quello di ricollocamento per quelle persone che hanno perso il lavoro oppure per i Neet, i giovani che né studiano né lavorano”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




“Academy metalmeccanica”: il 57% dei partecipanti trova lavoro

Si è conclusa il mese scorso la prima edizione dell’ “Academy nel settore metalmeccanico” dedicato ai giovani inoccupati tra i 18 e 29 anni, residenti nelle province di Lecco e Sondrio, corso organizzato da Mestieri Lombardia in collaborazione con Confapi Lecco Sondrio.
L’iniziativa fa parte del progetto “IN-JOBs4NEETs” dedicato ai ragazzi che attualmente non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi formativi. Il progetto mira a guidare questi giovani nel mondo del lavoro attraverso un percorso personalizzato che comprende servizi di orientamento, opportunità formative ed esperienze professionali. 
Sette i partecipanti a questa prima edizione che hanno svolto la prima parte del corso nelle aule di Confapi Lecco Sondrio dove hanno appreso le nozioni teoriche in ambito metalmeccanico: competenze tecniche, sicurezza sul lavoro e soft skill. A seguire i partecipanti hanno svolto in aziende associate a Confapi Lecco Sondrio un tirocinio retribuito (STF, Officine Santafede, Trimat, Italgard, Rosval, GBG e Ita).
Al termine del corso quattro dei sette partecipanti sono stati assunti dalle aziende in cui si sono formati. 

 

“Oggi siamo di fronte al paradosso per cui se da un lato abbiamo un elevato tasso di disoccupazione giovanile, stando agli ultimi dati OCSE siamo quinti al mondo, dall’altro abbiamo aziende che cercano giovani da inserire nelle loro realtà. Come Mestieri Lombardia vogliamo provare ad accorciare questa distanza promuovendo la formula delle Academy, percorsi formativi di breve e media durata realizzati in collaborazione con le aziende a partire dal loro fabbisogno di competenze. Le aziende promotrici, sono coinvolte attivamente in tutto il processo a partire dalla definizione dei contenuti e le docenze fino all’inserimento dei giovani, contestuale alla formazione, con un tirocinio o un contratto a tempo determinato. La formazione è quindi sia teorica che pratica e fortemente declinata in base al ruolo che i giovani andranno a ricoprire. In questo modo il gap si riduce: l’azienda può formare nuove risorse in maniera specifica, mentre i giovani si sentono da subito maggiormente ingaggiati (percependo un’indennità o uno stipendio) e acquisiscono un bagaglio di competenze di cui avranno realmente bisogno o che potranno facilmente spendere nel mercato del lavoro. Questa formula, che stiamo sperimentando all’interno di IN-JOBs4NEETs, progetto realizzato con il sostegno di JPMorganChase, si sta dimostrando particolarmente efficace in termini di placement come dimostra anche il percorso realizzato insieme a Confapi Lecco Sondrio”, spiega Fabio Loda, presidente di Mestieri Lombardia.
Siamo molto soddisfatti di questa prima edizione – commenta Enrico Vavassori presidente di Confapi Lecco Sondriopiù della metà dei partecipanti ha trovato lavoro e una specializzazione. Questo progetto è molto valido perché permette di venire incontro a due esigenze differenti: quelle dei ragazzi che cercano lavoro e le aziende che trovano personale qualificato formato nella stessa azienda. Come Confapi Lecco Sondrio siamo particolarmente sensibili al discorso “formazione” e da tempo siamo impegnati sia nell’ambito orientamento scolastico sia in quello di ricollocamento per quelle persone che hanno perso il lavoro oppure per i Neet, i giovani che né studiano né lavorano”.

Anna Masciadri
Ufficio stampa




Confapi insieme a 6come6.6libera contro violenza sulle donne

Affermare una cultura aziendale libera da discriminazioni e quindi riflettere sulle condizioni delle donne vittime di molestie e violenze sul lavoro in Italia, nonché sull’attuazione della legge di ratifica della convenzione internazionale ILO sull’eliminazione di ogni forma di violenza nei luoghi di lavoro. È stato questo il tema al centro dell’incontro “Molestie e violenze sul lavoro: politica e imprese a confronto” organizzato dall’Associazione 6come6.6libera, ideatrice del primo Osservatorio digitale 6libera.org, che presso la sala delle conferenze di Palazzo Theodoli-Bianchelli alla Camera dei Deputati ha riunito politici, imprenditori e lavoratori per affrontare insieme una vera e propria emergenza.
Ad aprire i lavori la senatrice Tilde Minasi, membro della decima Commissione permanente Affari sociali e della Commissioni parlamentari di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia e sul femminicidio. Il Presidente dell’Associazione 6come6.6libera, nonché Presidente di Confapi Sicilia, Dhebora Mirabelli, ha presentato l’Osservatorio e le iniziative in corso, sottolineando “l’importanza della raccolta di dati affidabili per comprendere al meglio l’entità di tali problematiche per poi intervenire concretamente”.

Il Vicepresidente di Confapi, Francesco Napoli, ha portato il proprio saluto. “Quotidianamente ci impegnamo affinché nelle piccole e medie industrie che come Confapi rappresentiamo – ha affermato -, temi delicati come la violenza sulle donne in generale e sui luoghi di lavoro in particolare siano al centro dell’attenzione affinché si possano poi attuare efficaci misure di prevenzione e di sostegno per le lavoratrici. Iniziative come quella di oggi – ha aggiunto – sono fondamentali per avere maggiori strumenti a disposizione in merito. Dal canto nostro, da sempre siamo disponibili a lavorare gomito a gomito con le Istituzioni e le associazioni come 6come6.6libera”.

Nel corso del convegno, in programma il 6 marzo, saranno proclamati i vincitori del Premio “Impresa Amica delle Donne”, scelti tra imprenditori virtuosi che hanno sostenuto l’Osservatorio 6libera e si sono distinti per una condotta etica. Tra gli altri sono intervenuti Daniela Fumarola, segretaria generale aggiunta della Cisl; Bruno Di Pietro, direttore generale Fapi (Fondo Interprofessionale per le piccole e medie imprese); Luana Martucci, segretaria generale aggiunta Siulp (Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori della Polizia) Roma; Manuela Maffiotti, vice presidente ANCL (Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro).




“Tanti ordini, ma manca il personale”

La Provincia dell’1 marzo 2024, articolo sulla nostra associata Bermec. 




Confapi a Palazzo Chigi per incontro su salute e sicurezza lavoro

Confapi ha preso parte all’incontro tra il governo e le associazioni di impresa a Palazzo Chigi in materia di sicurezza sul lavoro. In rappresentanza della Confederazione è intervenuto Giorgio Delpiano, Presidente Confapi Aniem.

Clicca qui per vedere l’intervista del nostro rappresentante dopo il vertice.




Somministrazione lavoro: obbligo comunicazione periodica contratti

In vista della consueta comunicazione riassuntiva periodica dei contratti di somministrazione lavoro attivati nell’anno solare precedente, ricordiamo che la scadenza è prevista entro il prossimo 31 gennaio 2024.
Il contenuto della predetta comunicazione dovrà riguardare: il riepilogo del numero di contratti di somministrazione attivati e conclusi nell’anno 2023, la loro durata, il numero e qualifica dei lavoratori interessati.
 
A tal fine, riteniamo utile proporre alle aziende associate un possibile schema di compilazione come di seguito indicato:
 
Oggetto:    Comunicazione annuale di dati relativi ai contratti di somministrazione (D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81, art. 36, comma 3)
 
La scrivente Società ………………….. in conformità alla normativa richiamata in oggetto, rende noto quanto segue:
  1. nel periodo temporale 01/01/2023 – 31/12/2023; (per gli anni successivi analogamente dall’1/1/….. al 31/12/….), sono stati stipulati n…….. contratti di somministrazione di lavoro
  2. per quanto riguarda gli ulteriori elementi di dettaglio da comunicare con riferimento alla stipula di ogni singolo contratto di somministrazione di lavoro, vale quanto segue (indicare per ogni contratto di somministrazione stipulato):
  • motivo ………….…..
  • durata ………….…..
  • n…. lavoratori interessati
  • qualifica dei lavoratori interessati ………………..
 
Ricordiamo che la comunicazione periodica e le informazioni sopra indicate, devono essere inoltrate alle RSU aziendali oppure RSA o, dove assenti, alle OO.SS. organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul territorio.
In caso di mancato o non corretto adempimento della comunicazione sopra indicata, l’art. 40, comma 1) del D.Lgs. n. 81/2015 prevede una sanzione amministrativa da € 250,00 a € 1.250,00.
 
N.B.: i contenuti del D.Lgs. 81/2015, l’art. 55, comma d) dispongono l’abrogazione dell’altra tipologia di comunicazione, ovvero quella preventiva, da inoltrare alle rappresentanze sindacali prima di ogni attivazione di contratti relativi a somministrazione lavoro.
 
(FP/am)



Legge di Bilancio 2024: le misure per lavoratori e imprese

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 30 dicembre 2023, n. 213 recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”.

Di seguito, le principali misure in favore di lavoratori, imprese:

Conferma del taglio del cuneo fiscale. Confermato anche per il 2024, il taglio del cuneo contributivo per la quota a carico dei lavoratori dipendenti. La quota di esonero rimane al 6% per le retribuzioni mensili imponibili fino a 2.692 euro (parametrate su 13 mensilità) ed al 7% per quelle fino a 1.923 euro (sempre parametrate su 13 mensilità). Si segnala, peraltro, che la misura non riguarda la tredicesima mensilità. Pertanto, quella relativa al 2023 avrà una quota di esonero pari al 2%, mentre quella relativa al 2024 sarà sottoposta ad imposizione ordinaria.

Detassazione dei Fringe Benefits. Anche per il 2024, i fringe benefits non concorreranno a formare reddito da lavoro dipendente: fino a 2.000 per i lavoratori con figli a carico (ai sensi del T.U.I.R), fino a 1.000 per la generalità dei lavoratori dipendenti (soglia innalzata dagli euro 258 previsti dalla normativa fiscale “ordinaria” per i dipendenti senza figli).

Tassazione agevolata dei premi di risultato. Confermata anche per il 2024 l’imposizione al 5% – con un limite di reddito agevolato pari a 3.000 euro lordi – sulle somme erogate a titolo di premi di risultato o di partecipazione agli utili di impresa per i lavoratori dipendenti del settore privato titolari di contratto di lavoro subordinato (a tempo determinato o indeterminato), che abbiano percepito nell’anno di imposta precedente, redditi da lavoro dipendente di importo non superiore a euro 80.000.

Nuovi requisiti per la pensione di vecchiaia. Il diritto alla pensione di vecchiaia (ove sussistano i requisiti anagrafici previsti dalla legislazione vigente), in presenza di un’anzianità contributiva minima pari almeno a 20 anni, potrà essere conseguito a condizione che l’importo lordo mensile della pensione sia almeno pari all’importo dell’assegno sociale (precedentemente, era previsto che l’importo fosse pari almeno a 1.5 volte tale assegno). Inoltre, il diritto alla pensione anticipata (ferma l’anzianità contributiva minima di almeno 20 anni) potrà essere conseguito qualora l’importo lordo mensile della pensione sia pari almeno a:
– 3 volte l’importo dell’assegno sociale (precedentemente, 2,8 volte);
– 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale, per le donne con un figlio;
– 2,6 volte l’importo dell’assegno sociale, per le donne con due o più figli.
Fino al conseguimento dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia, l’importo lordo mensile relativo al trattamento di pensione anticipata non potrà essere riconosciuto in misura superiore a 5 volte il trattamento mensile minimo previsto a legislazione vigente. Viene inserita una finestra di 3 mesi dalla data di maturazione delle condizioni complessive previste per l’accesso alla pensione anticipata. I requisiti contributivi per l’accesso alla pensione anticipata dovranno essere adeguati alla speranza di vita.

Riscatto previdenziale dei periodi non coperti da versamenti contributivi. In via sperimentale per il biennio 2024-2025, per i soggetti che siano già titolari di pensione e che abbiano versato il primo contributo in data successiva al 31 dicembre 1995, è prevista la facoltà di riscattare – in tutto o in parte – periodi antecedenti alla data di entrata in vigore della presente legge finanziaria (anche non consecutivi) non coperti da contribuzione, ricadenti tra l’anno del versamento del primo contributo e quello dell’ultimo accreditato fino ad un massimo di 5 anni totali. L’onere per il riscatto, relativamente ai lavoratori del settore privato, potrà essere sostenuto dal datore di lavoro, destinando a tal fine i premi di produzione del lavoratore. In tal caso, il contributo è deducibile dal reddito di impresa e da lavoro autonomo e non concorre alla determinazione del reddito da lavoro dipendente. L’onere è frazionabile, senza applicazione di interessi, fino ad un massimo 120 rate mensili di importo non inferiore a 30 euro. In caso di eventuale successiva acquisizione di anzianità assicurativa antecedente al 1° gennaio 1996, il riscatto verrà annullato d’ufficio con conseguente restituzione dei contributi. La rateizzazione non potrà essere concessa qualora i contributi da riscatto debbano essere utilizzati per l’immediata liquidazione della pensione o qualora gli stessi contributi siano determinanti per l’accoglimento di una domanda di autorizzazione ai versamenti volontari. Qualora la situazione si verifichi nel corso della rateizzazione già concessa, è previsto che la somma ancora dovuta sia versata in una unica soluzione.

Modifiche all’APE Sociale. Per il 2024, il requisito anagrafico per l’accesso all’APE sociale è innalzato a 63 anni e 5 mesi, a fronte del precedente requisito di 63 anni.

Nuove condizioni per “Opzione Donna”. Per il 2024,è innalzato il requisito anagrafico per l’accesso ad Opzione Donna. Dal 1° gennaio 2024, saranno necessari 61 anni di età, a fronte del precedente requisito di 60 anni, confermando quando previsto dalla precedente versione del beneficio circa i requisiti di anzianità contributiva e la riduzione dell’età anagrafica per l’accesso allo strumento, parametrato sulla presenza di figli. Il termine entro il quale il personale del comparto scuola e AFAM potrà presentare la relativa domanda è spostato dal 28 febbraio 2023 al 28 febbraio 2024.

Quota 103. Confermata per il 2024 la misura “Quota 103” con modifiche per chi matura i requisiti nell’anno 2024:
– calcolo interamente contributivo dell’assegno;
– importo dell’assegno erogabile in misura pari a massimo 4 volte il trattamento minimo INPS (fino al conseguimento della pensione di vecchiaia);
– finestra di 7 mesi per i lavoratori privati e di 9 mesi per i lavoratori del settore pubblico;
– termine entro il quale il personale del comparto scuola e AFAM può presentare la relativa domanda dal 28 febbraio 2023 al 28 febbraio 2024.

Cosiddetto “Bonus Maroni.” Anche per il lavoratore che maturi i requisiti per accedere a Quota 103 nell’anno 2024, sarà possibile richiedere l’esonero dal versamento della quota contributiva a proprio carico, per averla così accreditata in busta paga (c.d. Bonus Maroni).

Sostegni ai lavoratori dei settori “deboli”. Per il 2024, sono previste, a valere sul “Fondo sociale occupazione e formazione”, la proroga ed il finanziamento di:
– misure a sostegno del reddito per i lavoratori dipendenti dei call center;
– misure a sostegno del reddito dei lavoratori dipendenti nel settore della pesca marittima (compresi i soci di cooperative della piccola pesca);
– trattamenti di CIGS e mobilità in deroga nelle aree di crisi industriale complessa;
– trattamenti straordinari di integrazione salariale a favore dei lavoratori dipendenti (sospesi o con orario ridotto) di aziende sequestrate e confiscate;
– interventi a sostegno del reddito per i lavoratori per specifiche situazioni di crisi aziendali, dopo la crisi economica derivante da pandemia e crisi energetica;
– interventi a sostegno del reddito in favore dei lavoratori dipendenti delle imprese del gruppo ILVA.

Rifinanziamento della CIGS. Per il 2024, a valere sul “Fondo sociale occupazione e formazione”, è previsto l’incremento di 50 milioni di euro (con un incremento da 50 a 100 milioni) dell’autorizzazione di spesa prevista dalla normativa vigente per la cassa integrazione guadagni straordinaria per riorganizzazione o crisi aziendale.

Imprese di interesse strategico nazionale che hanno in corso piani di riorganizzazione aziendale. Per le imprese con almeno 1000 lavoratori dipendenti afferenti a questa categoria è stabilito che, con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sia autorizzato, a domanda, in via eccezionale e in deroga agli artt. 4 e 22 del D.Lgs. n. 148/2015 (in continuità con le tutele già autorizzate) un ulteriore periodo di cassa integrazione salariale straordinaria fino al 31 dicembre 2024 (con alcune deroghe relativamente alla procedura di attivazione della cassa), al fine di salvaguardare il livello occupazionale e il patrimonio delle competenze dell’azienda medesima. È stabilito che i trattamenti di cui sopra siano riconosciuti nel limite di spesa di euro 63.300.000 per l’anno 2024 e che l’INPS provveda al monitoraggio del limite stesso (non considerando ulteriori domande), qualora emerga che è stato raggiunto anche in via prospettica il limite di spesa.

Maggiori tutele per maternità e paternità. Aumentata al 60% della retribuzione (rispetto al 30% attuale), l’indennità corrisposta per il secondo mese di congedo parentale fino al sesto anno di vita del bambino. Per il solo 2024, invece, è stabilito che anche l’indennità relativa al secondo mese sarà riconosciuta nella misura dell’80% della retribuzione (così come previsto attualmente soltanto per il primo mese).

Decontribuzioni per lavoratrici con figli. Per il periodo 2024-2026, con riferimento alle donne lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con 3 o più figli, è prevista la riduzione del 100% dei contributi IVS a carico fino al compimento del 18° anno di età del figlio minore (entro il limite annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile). Per il 2024, è esteso, in via sperimentale, alle lavoratrici madri di due figli, fino al compimento del 10° anno di età del figlio minore. Gli esoneri non si applicano ai rapporti di lavoro domestico.
Esclusione dei titoli di stato dal computo dell’ISEE. Esclusi i titoli di stato dal computo del valore ISEE, fino all’importo di euro 50.000.

Fondi per le pari opportunità e il contrasto alla violenza contro le donne. Incrementato di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, e di 6 milioni a decorrere dal 2027, il Fondo per le Politiche relative ai diritti alle pari opportunità, al fine di accrescere la misura del reddito di libertà per garantire l’effettiva indipendenza economica e l’emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà. È stabilito che le risorse siano ripartite secondo criteri definiti con uno o più decreti adottati anche di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Aumentato di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, al fine di dare concreta realizzazione ai centri per il recupero degli uomini autori di violenza. Al fine di assicurare un’adeguata attuazione del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023 e del correlato Piano operativo, il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità è stato incrementato di 5 milioni per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, con destinazione delle predette risorse alla realizzazione di centri antiviolenza. Aumentato di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026 il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, al fine di rafforzare la prevenzione della violenza nei confronti delle donne e della violenza domestica. Inoltre, sono stati stanziati 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 per l’acquisto e la realizzazione di case rifugio.

Esonero previdenziale per le assunzioni di donne vittime di violenza. Stanziati 1,5 milioni di euro per il 2024, 4 milioni per il 2025, 3,8 milioni per il 2026, 2,5 milioni per il 2027 e 0,7 milioni per il 2028, per i datori di lavoro privati che, nel triennio 2024-2026, assumeranno donne disoccupate vittime di violenza e beneficiarie della misura del reddito di libertà (anche donne che abbiano beneficiato della misura nell’anno 2023). È previsto il riconoscimento dell’esonero del 100% dal versamento dei contributi previdenziali. In caso di trasformazione del contratto di lavoro a tempo indeterminato, è stabilito il prolungamento dell’esonero fino al 18esimo mese dalla data di assunzione a tempo determinato.

Percorsi formativi. Incrementate di 50 milioni di euro per l’anno 2024, a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione, le risorse destinate al finanziamento dei percorsi formativi rivolti all’apprendistato (per la qualifica e il diploma professionale, diploma di istruzione secondaria superiore, certificato di specializzazione tecnica superiore) e dei percorsi formativi rivolti all’alternanza scuola-lavoro.

Politiche a favore della disabilità. Istituito il Fondo Unico per l’Inclusione delle Persone con Disabilità (con abrogazione delle disposizioni istitutive dei precedenti fondi istituiti per analoghe finalità) destinato a finanziare iniziative in materia di:
– potenziamento dei servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado;
– promozione e realizzazione di infrastrutture, anche digitali, per l’inclusione delle persone con disabilità; – inclusione lavorativa e sportiva;
– turismo accessibile;
– iniziative dedicate alle persone con disturbi del neuro-sviluppo e dello spettro autistico;
– interventi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare;
– promozione della piena ed effettiva inclusione sociale delle persone sorde e con ipoacusia;
– promozione di iniziative e di progetti per l’inclusione, l’accessibilità e il sostegno a favore delle persone con disabilità, di particolare rilevanza nazionale o territoriale, realizzati da enti del Terzo Settore con il coinvolgimento degli stessi, in attuazione del principio di sussidiarietà. Incrementato di 85 milioni, a decorrere dal 2026, il Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità.

Lavoratori precoci. È statuito che l’indicizzazione all’aspettativa di vita dei requisiti di anzianità contributiva necessari per l’accesso alla pensione anticipata, bloccata dal primo gennaio 2019, riprenda a decorrere dal primo gennaio 2025 (attualmente è sospesa sino al primo gennaio 2027). Ridotta, inoltre, di 10 milioni, la dotazione del fondo destinato a coprire la spesa previdenziale per le pensioni dei lavoratori precoci.

Riassegnazione delle risorse economiche dell’ANPAL al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. A seguito della soppressione della Agenzia, è prevista la riassegnazione delle risorse finanziarie dell’ANPAL ai pertinenti capitoli dello Stato di Previsione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Si allega la legge 30 dicembre 2023, n. 213.

L’area Relazioni Industriali si riserva di ritornare sull’argomento con successivi approfondimenti.

(FV/fv)




“Si deve avvicinare giovani e imprese”

Il Giornale di Lecco del 4 dicembre 2023, parla il presidente Enrico Vavassori.