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“La piccola impresa che vorrei” c’è grande attesa per i vincitori

Il Giornale di Lecco dell’8 aprile 2024, pagina dedicata al 75esimo della nostra associazione. 




“La Lombardia per uno sviluppo realmente sostenibile in Europa”

Regione Lombardia, le Parti Sociali, tra cui Confapi Lombardia e gli altri soggetti del partenariato economico-sociale lombardo che compongono il “Patto per lo svilupppo dell’Economia, del Lavoro, della Qualità e della Coesione Sociale”, riuniti negli Stati Generali del 1° marzo 2024 hanno firmato un manifesto dal titolo “La Lombardia per uno sviluppo realmente sostenibile in Europa” che alleghiamo ed è stato presentato all’Unione europea.

 




Confapi insieme a 6come6.6libera contro violenza sulle donne

Affermare una cultura aziendale libera da discriminazioni e quindi riflettere sulle condizioni delle donne vittime di molestie e violenze sul lavoro in Italia, nonché sull’attuazione della legge di ratifica della convenzione internazionale ILO sull’eliminazione di ogni forma di violenza nei luoghi di lavoro. È stato questo il tema al centro dell’incontro “Molestie e violenze sul lavoro: politica e imprese a confronto” organizzato dall’Associazione 6come6.6libera, ideatrice del primo Osservatorio digitale 6libera.org, che presso la sala delle conferenze di Palazzo Theodoli-Bianchelli alla Camera dei Deputati ha riunito politici, imprenditori e lavoratori per affrontare insieme una vera e propria emergenza.
Ad aprire i lavori la senatrice Tilde Minasi, membro della decima Commissione permanente Affari sociali e della Commissioni parlamentari di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia e sul femminicidio. Il Presidente dell’Associazione 6come6.6libera, nonché Presidente di Confapi Sicilia, Dhebora Mirabelli, ha presentato l’Osservatorio e le iniziative in corso, sottolineando “l’importanza della raccolta di dati affidabili per comprendere al meglio l’entità di tali problematiche per poi intervenire concretamente”.

Il Vicepresidente di Confapi, Francesco Napoli, ha portato il proprio saluto. “Quotidianamente ci impegnamo affinché nelle piccole e medie industrie che come Confapi rappresentiamo – ha affermato -, temi delicati come la violenza sulle donne in generale e sui luoghi di lavoro in particolare siano al centro dell’attenzione affinché si possano poi attuare efficaci misure di prevenzione e di sostegno per le lavoratrici. Iniziative come quella di oggi – ha aggiunto – sono fondamentali per avere maggiori strumenti a disposizione in merito. Dal canto nostro, da sempre siamo disponibili a lavorare gomito a gomito con le Istituzioni e le associazioni come 6come6.6libera”.

Nel corso del convegno, in programma il 6 marzo, saranno proclamati i vincitori del Premio “Impresa Amica delle Donne”, scelti tra imprenditori virtuosi che hanno sostenuto l’Osservatorio 6libera e si sono distinti per una condotta etica. Tra gli altri sono intervenuti Daniela Fumarola, segretaria generale aggiunta della Cisl; Bruno Di Pietro, direttore generale Fapi (Fondo Interprofessionale per le piccole e medie imprese); Luana Martucci, segretaria generale aggiunta Siulp (Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori della Polizia) Roma; Manuela Maffiotti, vice presidente ANCL (Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro).




Confapi a Cabina di Regia Internazionalizzazione Mimit – Maeci

Confapi ha preso parte, come membro permanente, alla Cabina di Regia per l’internazionalizzazione co-presieduta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che si è svolta presso la Sala degli Arazzi del Mimit. In rappresentanza della Confederazione è intervenuta Giada Bronzino, componente di Giunta di Presidenza Confapi.
La Bronzino nel suo intervento, dopo aver ringraziato i Ministri Tajani e Urso, ha evidenziato che “le piccole e medie industrie che Confapi rappresenta sono il valore aggiunto dell’export italiano e in questo contesto sono da sempre considerate l’eccellenza della manifattura italiana e hanno consolidato nel tempo il loro know-how, costituito spesso da creatività e innovazione riuscendo ad affermarsi in mercati non solo nazionali ma anche internazionali”. Per questo “la promozione internazionale – ha sottolineato – deve tenere conto del particolare valore del sistema delle piccole e medie industrie che continua ad essere ben radicato sul territorio in quanto espressione del concetto di Made in Italy, a differenza delle imprese italiane di grandi dimensioni”. La Bronzino poi si è soffermata sulla formazione e quindi sulla necessità di sviluppare una “cultura per l’internazionalizzazione”.  “Riteniamo sia fondamentale investire su programmi specifici di formazione – ha spiegato – in grado di valorizzare il Made in Italy con uno sguardo sia ai settori produttivi sia ai territori con l’obiettivo di creare profili tecnici altamente qualificati che aiutino le imprese a crescere su nuovi mercati, accrescendo competenze specifiche anche, ad esempio, in materia doganale”. Confapi in questa direzione ritiene sia utile definire uno strumento che possa favorire l’aggregazione delle aziende al fine di utilizzare, anche in modo congiunto, servizi e/o strutture per affacciarsi sui mercati esteri, condividendone gli eventuali costi. Per quanto riguarda la selezione e il reclutamento di personale, dando seguito all’intervento del Ministro Tajani incentrato sul lavoro del Maeci per far sì che i Balcani si riuniscano all’Europa, Bronzino ha aggiunto che sarebbe auspicabile in tale contesto “facilitare l’arrivo di manodopera qualificata dai Balcani con acccordi bilaterali tra Paesi”.
All’ordine del giorno della riunione inoltre c’è stato un importante protocollo d’intesa tra ICE e Invitalia, controfirmato da MAECI e MIMIT, per il coordinamento delle rispettive attività. Inoltre, al termine della riunione è stato adottato un documento conclusivo che fornisce le linee strategiche per l’internazionalizzazione, gli strumenti e le azioni per il 2024, incluse le modalità di promozione del Made in Italy e le priorità geografiche di azione.



Stand di Confapi e Unionmeccanica a Mecpse 2024

Informiamo le Aziende Associate che uno stand di Confapi e Unionmeccanica Nazionale, organizzato dalla nostra Rete Ufficio Estero, sarà presente alla fiera Mecpse di Bologna dal 6 all’8 marzo 2024.

 

Giovedì 7 marzo alle ore 16, presso il nostro stand (padiglione 26 – stand B19), è previsto un momento di incontro del mondo Confapi dedicato a tutte le nostre aziende espositrici e in visita, in cui interverrà il presidente di Unionmeccanica nazionale, e past president di Confapi Lecco Sondrio, Luigi Sabadini e i rappresentanti di Simest e Ice.

A seguire verrà offerto ai presenti un aperitivo.

Se interessati a partecipare siete pregati a compilare il form cliccando qui.

(MP/am)
 




Progetto “Futuri possibili” con le scuole di Delebio: rassegna stampa

Gli articoli pubblicati sul nostro progetto che coinvolte quattro classi delle scuole secondarie di primo grado e le nostre aziende Bermec, Dell’Oca srl, Stm, Tecnofar.

 

 




Confapi e Simest: al via da Napoli Roadshow per internazionalizzazione imprese

Al via da Napoli la prima delle sette tappe del Roadshow organizzato da Confapi e SIMEST finalizzato a far conoscere gli strumenti SIMEST per l’internazionalizzazione delle imprese. L’iniziativa è rivolta sia alle imprese che operano già all’estero e intendono incrementare il proprio business, sia a quelle che intendono affacciarsi sui mercati internazionali e hanno bisogno di individuare Paesi target. Ogni seminario vedrà la presenza – oltre ai rappresentanti di Confapi e SIMEST – anche di aziende che testimonieranno, con la loro esperienza, l’efficacia degli strumenti di finanza agevolata SIMEST a supporto dei loro processi di internazionalizzazione. La prima tappa, organizzata da Confapi Napoli, presso il Polo dello Shipping MSC ha visto gli interventi di Raffaele Marrone, Presidente di Confapi Napoli, di Angelo Bruscino, Presidente di Confapi Campania, Annalisa Guidotti, Direttore comunicazione e relazioni istituzionali Confapi, e di Francesca Alicata, Responsabile Relazioni esterne SIMEST.
 
Il Roadshow, dopo Napoli (20 febbraio), toccherà nelle prossime settimane le seguenti tappe: Udine, 10 aprile; Bologna – Fiera MECSPE, 7 marzo; Sicilia, 6 maggio; Lombardia, 22 maggio; Pisa, 12 giugno; Torino, 19 settembre.
 
“Siamo molto orgogliosi di ospitare per primi il Roadshow organizzato da Confapi e Simest.  – ha dichiarato Raffaele Marrone, Presidente Confapi Napoli – Non credo sia un caso che sia stata scelta la città di Napoli e Confapi Napoli ad avviare questo ciclo di incontri volti a sostenere le imprese nel loro percorso di internazionalizzazione. Il nostro tessuto industriale è ricco di eccellenze che hanno portato Napoli e la Campania ad essere il traino del Made in Italy in tanti settori, dall’agro alimentare al sistema moda e ai poli tecnologici. Attraverso l’organizzazione e la partecipazione attiva a questi seminari intendiamo dare un segnale concreto e tangibile della nostra vicinanza al mondo produttivo con l’obiettivo di rendere le imprese più competitive e più presenti sui mercati esteri. La semplificazione delle procedure e l’internazionalizzazione sono i temi su cui vogliamo incidere per aiutare sempre più le imprese che intendono crescere nella competizione globale”.

 
 




Rivedere Cbam. Bene risoluzione maggioranza

“Confapi è stata la prima associazione a prendere posizione nei mesi scorsi su una tematica che, se non ricalibrata, potrebbe creare gravissimi danni all’industria Italiana. È fondamentale che le associazioni datoriali e la politica lavorino assieme per la revisione del CBAM, il Carbon Border Adjustment Mechanism, oggi rivolto a colpire solo le materie prime prodotte in Paesi extra europei con alto contenuto di Co2, lasciando invece completamente spalancata la porta europea all’importazione dei semilavorati e dei prodotti finiti prodotti con ancor più alte emissioni”. Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa.

“Si tratta – spiega – di un meccanismo nato con l’obiettivo di individuare i prodotti ad alta intensità di emissioni di carbonio in ingresso nell’area UE e pensato per correggere i vantaggi sfruttati da quei produttori che sceglievano di spostare le proprie attività in aree extra UE, con leggi meno rigorose in termini di controllo e misurazione delle emissioni. Alluminio e acciaio ad esempio sono due materie prime strategiche per le nostre industrie metalmeccaniche che, se dovranno subire un costo maggiore derivante dalla CBAM, dovranno necessariamente essere difese dall’importazione, meno costosa, dei semilavorati e dei prodotti finiti fatti in Paesi che non applicano la stessa tassa ambientale alle materie prime”.

“Il rischio concreto – conclude Camisa – è che molte grandi industrie, se non ci saranno correttivi quanto prima, decidano di esternalizzare in Paesi Extra UE il processo di trasformazione oggi fatto dalle piccole e medie industrie Italiane. Occorre difendere il nostro tessuto industriale e lavorare in Italia e in Europa per modificare un provvedimento che rischia di mettere a repentaglio decine di migliaia di imprese”.

Per il Presidente Nazionale di Uniomeccanica Confapi, Luigi Sabadini “salutiamo con grande favore il fatto che Confapi abbia preso posizione nelle settimane scorse e lo riprenda oggi su un tema fondamentale per le piccole e medie industrie metalmeccaniche e non solo. Siamo soddisfatti che la politica si stia impegnando per adottare dei correttivi: nei giorni scorsi è stata depositata infatti la risoluzione, a prima firma del deputato Maurizio Casasco (Forza Italia), per impegnare formalmente il Governo perché si attivi nelle sedi comunitarie a mitigare gli effetti distorsivi della CBAM, estendendone l’applicazione ai prodotti finiti la cui impronta carbonica ecceda quella comunitaria. Da parte nostra – conclude – daremo il massimo supporto come categoria affinché questa risoluzione venga approvata nell’interesse complessivo delle nostre Pmi metalmeccaniche, del sistema complessivo del Made in Italy di trasformazione e anche dell’ambiente”.




Confapi a Palazzo Chigi per incontro su salute e sicurezza lavoro

Confapi ha preso parte all’incontro tra il governo e le associazioni di impresa a Palazzo Chigi in materia di sicurezza sul lavoro. In rappresentanza della Confederazione è intervenuto Giorgio Delpiano, Presidente Confapi Aniem.

Clicca qui per vedere l’intervista del nostro rappresentante dopo il vertice.




Confapi in audizione al Senato su decreto ex Ilva

Confapi è stata audita presso la IX commissione Industria del Senato sul decreto ex Ilva (Amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico). In rappresentanza della Confederazione è intervenuto Marco Mariotti di Unionmeccanica Confapi che ha espresso “grande preoccupazione” e illustrato delle proposte a sostegno delle aziende dell’indotto di tutto il territorio nazionale.

“Apprezziamo che il decreto metta in campo 320 milioni di euro di liquidità – ha affermato Mariotti – ma è necessario che questa vada in primis orientata al pagamento dei debiti scaduti verso le aziende dell’indotto”. “A oggi Acciaierie d’Italia – ha proseguito – è un’azienda con un socio privato che in due anni ha avuto fatturati e utili record frutto del boom post covid nel mercato siderurgico e che, purtroppo, non è passato da Taranto. Vedere centinaia di aziende agonizzanti in attesa di ricevere i loro legittimi crediti è inammissibile”.

In particolare sono quattro le proposte avanzate da Confapi in audizione. Secondo la Confederazione è necessario ammettere in prededuzione i crediti delle aziende fornitrici; inoltre serve l’erogazione immediata delle risorse a favore delle Pmi e delle grandi appaltartici dell’indotto con la perimetrazione delle stesse; si chiede anche di introdurre un vincolo di destinazione del prestito di 320 milioni al pagamento dei debiti dei fornitori dell’indotto o individuazione del soggetto che si renda cessionario – pro soluto – dei crediti; infine si auspica l’ammissione immediata al fondo di garanzia Sace, senza spese istruttorie, con copertura del 100% del credito vantato messo a garanzia.