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Indagine sulla finanza agevolata: il 70% delle imprese Api Lecco Sondrio ha sfiducia nel sistema

Fondi pubblici e pmi, due mondi che storicamente fanno fatica a parlarsi, ma soprattutto comprendersi. Il problema principale? L’eccessiva burocrazia per ottenere le sovvenzioni. Non è una novità, ma l’ennesima conferma che arriva dall’indagine realizzata dal Centro Studi di Confapindustria Lombardia a cui ha partecipato circa un centinaio di aziende associate ad Api Lecco Sondrio.  
L’obiettivo del sondaggio era capire come nel biennio post-Covid fosse cambiato il rapporto tra le aziende del territorio e la finanza agevolata, ovvero i bandi regionali, nazionali ed europei.
E’ scarso l’interesse delle imprese per i bandi europei perché troppo difficili da ottenere, buona, invece, la partecipazione a quelli nazionali gestiti da enti locali come possono essere quelli di Unioncamere e Camere di Commercio.
I fondi erogati da Regione Lombardia sono quelli più utilizzati dalle nostre pmi: mediamente il 65% delle imprese che fa domanda, ha buon esito.
Il 53% degli intervistati ha dichiarato che i fondi ottenuti sono di una cifra al di sotto dei 100 mila euro, per una media complessiva di 46.239 euro e si tratta principalmente di finanziamenti a fondo perduto (57%).
Una parte considerevole di aziende, invece, non percorre la strada della finanza agevolata per diverse ragioni. Il motivo più diffuso, 70%, è legato alla componente burocratica sotto l’aspetto pratico di compilazione e di inoltro della domanda, ma anche per sfiducia nel sistema, forse storicamente percepita.
Per quanto riguarda le aree di interesse ai fabbisogni delle aziende (risposte multiple) gli investimenti in beni strumentali sarebbero d’interesse per il 57% degli intervistati, l’efficientamento energetico per il 49%, ricerca, sviluppo e innovazione per il 29%, tutela ambientale per il 27% e formazione per il 24%.
L’indagine ha, inoltre, indagato sui rapporti che le pmi hanno con gli istituti di credito. Negli ultimi quattro anni per 7 imprese su 10 è cresciuta l’esposizione finanziaria e di conseguenza si è rafforzato il legame di dipendenza con fonti terze di sostegno. Per 27 associate su 100 è diventata più gravosa sia l’esposizione a breve sia a lungo termine.

La difficoltà di accedere ai bandi da parte delle imprese non è una novità – spiega il direttore di Api Lecco Sondrio Marco Piazza -, sono piacevolmente stupito, invece, dal numero elevato di nostre aziende che usufruiscono di queste agevolazioni. Il credito di imposta, anche se non citato in questi risultati, è l’aiuto più sfruttato e considerato dalle imprese perché molto facile da calcolare e quindi ottenere, è una strada da continuare a percorrere anche in futuro. Per quanto riguarda la burocrazia che mette in difficoltà gli imprenditori ricordo che all’interno di Api abbiamo ApiTech, una struttura che, oltre a seguire i progetti innovativi, supporta le aziende nella presentazione dei bandi”.

In allegato è possibile scaricare il report completo dell’indagine.

Anna Masciadri
Ufficio stampa




“Minifabbrica per imparare”: con il business game Api Lecco Sondrio fa crescere l’azienda

Per un’azienda fare formazione con Api significa far crescere i propri dipendenti e di conseguenza la propria impresa, non solo adempiere agli obblighi di legge. In quasi 20 anni di attività la formazione di Api ha organizzato qualsiasi tipo di corso, quest’anno si è aperto un nuovo capitolo.
Insieme alla nostra azienda associata Aludesign di Cisano Bergamasco l’anno scorso abbiamo organizzato per i dipendenti il corso-business game “Minifabbrica per imparare” che ha coinvolto 19 dipendenti che ricoprono vari ruoli: dall’amministrazione fino a chi opera in reparto.

“Minifabbrica per imparare”, corso ideato da Gmv Consulting, utilizza una reale fabbrica in miniatura dove i partecipanti imparano giocando e lavorando concretamente nei diversi ruoli organizzativi. In pochi giorni si simula ciò che accade in un’azienda in alcuni mesi e, come in una palestra, i partecipanti si allenano a rispondere in modo coerente alla complessità delle dinamiche interne ed esterne al sistema. Questa modalità di apprendimento permette di imparare in un ambiente “ludico” capace di aiutare i partecipanti a rielaborare i propri sistemi di lavoro. Alla fine del percorso i corsisti, sulla base del mandato emesso dalla direzione aziendale, elaborano progetti professionali e/o di miglioramento da portare come valore aggiunto nella propria azienda.

Questo corso, prima assoluta per la nostra associazione, ha riscosso molto successo tra i partecipanti dell’Aludesign che ha voluto così proporre una nuova modalità di crescita professionale per la propria impresa.

Anche il 2022, come gli anni precedenti, risulta essere un anno ottimo per la formazione di Api Lecco Sondrio che continua a registrare numeri importantissimi a livello nazionale per quanto riguarda corsi, aziende e dipendenti coinvolti.
La struttura conferma i numeri che l’hanno portata a essere tra le prime in Italia che fa formazione con il Fapi (Fondo formazione per le pmi) anche per il 2022: 397 corsi organizzati, 45 in teleformazione, coinvolgendo 565 aziende e 4.071 partecipanti per un totale di 5.335 ore formazione.
Tra i vantaggi della formazione di Api è che aderendo al Fapi le aziende possono fare formazione gratuitamente e qualsiasi corso può essere costruito in base all’esigenza dell’impresa.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




Mortarotti, vice-presidente Api Lecco Sondrio: “E’ emergenza per la mancanza di tecnici specializzati”

Nonostante il buon momento che le aziende stanno vivendo in questo avvio di 2023 il vice-presidente di Api Lecco Sondrio, e responsabile per la Valchiavenna e Valtellina, Massimo Mortarotti lancia l’allarme: “La mancanza di tecnici specializzati è un problema che sta diventando ingestibile e non sappiamo cosa possa accadere tra 5 o 10 anni se non troviamo una soluzione”.
Massimo Mortarotti, fondatore e presidente della Dispotech srl di Gordona che occupa 70 persone e lavora nell’ambito medicale realizzando principalmente prodotti monouso destinati a dentisti e ospedali, denuncia il problema che affligge tutto il sistema imprenditoriale italiano e propone una soluzione a livello locale: “In Valchiavenna la mancanza di manodopera qualificata è un problema divenuto strutturale. Siamo arrivati a contenderci i dipendenti, qui a Gordona abbiamo fatto un patto di “non belligeranza” tra aziende per evitare queste situazioni spiacevoli. La questione centrale è che i ragazzi non si iscrivono più agli istituti tecnici. Dobbiamo far capire ai giovani che frequentando queste scuole possono avere un’ottima carriera davanti a loro rimanendo sul territorio con anche ottimi stipendi. Dobbiamo rilanciare la scuola tecnica di Chiavenna, modernizzandola, promuovendola nelle scuole medie e soprattutto facendola collaborare con le imprese per l’alternanza scuola-lavoro”.

Mortarotti parla, inoltre, del problema della fuga di lavoratori in Svizzera che sta aggravando la situazione: “Poter alzare gli stipendi e trattenere in Italia la manodopera è fondamentale, in questo senso abbiamo avuto di recente un incontro a Morbegno con il Ministro Giorgetti e l’assessore regionale Sertori, a breve verranno attuate iniziative importanti a riguardo. Trattenere i dipendenti oggi significa anche dargli servizi importanti per il loro benessere come ad esempio asili nido e mensa, ci stiamo battendo da anni per averli qui nella zona industriale di Gordona ma purtroppo senza grandi risultati”.

Infine il vice-presidente di Api Lecco Sondrio affronta la questione energetica: “Come Dispotech abbiamo limitato i danni negli ultimi tempi perché facciamo parte del Consorzio Adda Energia di Api Lecco Sondrio che ci ha permesso di usufruire di prezzi bloccati, ma credo sia venuto il momento anche per il nostro territorio di muoverci per sondare la possibilità di realizzare una Comunità energetica rinnovabile, gioverebbe a imprese e famiglie”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




Congiunturale IV trimestre 2022: le imprese Api mostrano fiducia e ottimismo per i prossimi mesi

Con un po’ di sorpresa rispetto all’andamento dei mesi precedenti l’ultimo trimestre del 2022 per gli imprenditori lecchesi associati ad Api Lecco Sondrio si chiude con segnali positivi e c’è ottimismo per l’anno appena cominciato. Lo testimonia il report dell’analisi congiunturale relativa al IV trimestre del 2022 realizzata dal Centro Studi di Confapindustria Lombardia che ha coinvolto circa cento aziende associate del nostro territorio, il 56% del settore metalmeccanico.
Un risultato che finalmente esprime fiducia tra le imprese dopo aver vissuto un anno “ad ostacoli” avendo dovuto affrontare le conseguenze del conflitto in Ucraina, l’aumento dei prezzi delle materie prime e anche dei costi di energia e gas.
Il dato più importante e significativo che si evidenzia dal report riguarda la domanda, a seguire occupazione e quindi fatturato. Il 2022 si conclude con una congiuntura di quarto trimestre complessivamente meno negativa rispetto alle attese: si evidenzia un ruolo decisivo degli ordini domestici per sostenere la domanda. Considerando il bilancio complessivo per il 2022 si può affermare che l’anno appena concluso abbia portato grande sviluppo alle imprese associate del territorio di Lecco e Sondrio: per 8 su 10 il fatturato è cresciuto, grazie ad una spinta propulsiva degli ordini domestici, prima che esteri. Bene gli investimenti, che crescono per 5 imprese su 10 e per le restanti restano comunque stabili.
Positiva l’occupazione, ampiamente stabile, cresce per un numero contenuto di imprese (3 su 10). I costi della produzione crescono in modo estremamente diffuso, per l’86% delle intervistate.
Il calo degli ordinativi viene certamente avvertito nel corso degli ultimi mesi dell’anno, tuttavia il clima atteso per il primo semestre del nuovo anno sembra non essere condizionato dal recente passato. Nelle aspettative delle imprese intervistate i primi sei mesi del 2023 porteranno risultati di bilancio ampiamente stabili nelle aree geograficamente più distanti, mentre sono positive le aspettative su Italia e Europa, dove più di 3 (ma sono più di 4 in Comunità Europea) realtà associate si aspettano un aumento del fatturato. C’è anche un dato negativo: per il 25% delle intervistate in Italia vi sarà una contrazione delle vendite, risultato in linea con le attese di riduzione del fatturato atteso nell’Europa Unita.
In questo questionario è stato chiesto alle imprese associate ad Api Lecco Sondrio una valutazione in merito alla questione energetica che ha afflitto imprese, e anche famiglie, per tutto lo scorso anno.
Nel corso del quarto trimestre si attenua la spinta dei prezzi che rimane tuttavia in forte crescita per un 6 imprese su 10. Gas metano e energia elettrica presentano un peso sul fatturato decisamente concentrato sulle fasce 0-5% (per 6 intervistati su 10) e 6-10% per altri 3 intervistai su 10. Per alcune realtà ben delineate, come ad esempio le trafilerie, la componente energia assorbe più del 30% del fatturato realizzato.
Sul tema energia sta crescendo tra le nostre associate la curiosità verso forme di generazione di energia da fonti rinnovabili: le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Soluzione spinta sia dal Governo sia dalle Regioni, negli ultimi mesi i comuni si sono attivati in questa direzione coinvolgendo anche alcune imprese, per cercare di capire la fattibilità di queste soluzioni condivise.
Le imprese del territorio presentano una crescente e varia conoscenza delle comunità energetiche. Il 55% delle associate sta cercando attivamente informazioni per capire meglio il tema e il 16% si sta già muovendo per muoversi operativamente.
Resta alto al momento (19%) il nucleo di imprese che non dimostra interesse ad approfondire caratteristiche e potenzialità delle comunità energetiche rinnovabili per la propria realtà aziendale.
 
L’indagine finalmente mostra che tra i nostri imprenditori c’è fiducia e positività dopo i mesi difficili del 2022 – commenta Enrico Vavassori presidente di Api Lecco Sondrio –. L’anno scorso siamo stati in balia del rialzo del prezzo dell’energia, del gas, della guerra, è stato veramente un anno in salita con molte incertezze da affrontare e anche se non stiamo registrando un boom di ordini come avvenuto a inizio 2021, c’è più stabilità e serenità tra le imprese soprattutto in vista dei prossimi mesi. Riguardo l’energia molti colleghi, visti i problemi, si sono mossi fin da subito per trovare alternative e non subire l’andamento dei mercati. Le Comunità Energetiche Rinnovabili possono essere una soluzione importante, come Api un anno fa avevamo organizzato proprio un convegno sul tema energia invitando a Lecco il professor Sergio Olivero, uno dei massimi esperti di Cer in Italia”.

 

Anna Masciadri
Ufficio Stampa
 




“Energy release, Confapi: rivedere il tetto dei 210 euro mwh”

Comunicato stampa diffuso da Confapi martedì 10 gennaio 2023.

 

Se i prezzi dell’elettricità (PUN) dovessero rimanere ai livelli attuali fino a fine gennaio, imprese e aggregatori che hanno aderito all’Energy Release si troverebbero nella condizione di dover trasferire liquidità al GSE invece di riceverla. Insomma, siamo di fronte a un vero e proprio paradosso che rende la situazione delle imprese ancora più difficile a fronte della necessità di essere competitive anche sul piano internazionale. È necessario pertanto abbassare il tetto della tariffa fissato a 210 euro per MWH per l’acquisto di energia a prezzo calmierato, visto che la scorsa settimana il prezzo medio dell’energia è stato pari a 180,35 megawattora e nella giornata di ieri si era attestato a 157,64. Solo in questo modo si verrebbe incontro alle esigenze delle aziende che da mesi sono alle prese con rincari energetici folli che ne stanno mettendo a rischio la stessa sopravvivenza”.

Lo dichiara il Presidente di Confapi, Cristian Camisa.




Arte Grafica Valsecchi: 100 anni di carta a Malgrate

Un secolo di vita trascorsa tra carta, caratteri mobili, odore di inchiostro, ma soprattutto soddisfazione per saper realizzare prodotti di altissima qualità.
La nostra associata Arte Grafica Valsecchi di Malgrate (Lecco) festeggia 100 anni di attività e per l’occasione il consigliere di Api Lecco Sondrio Davide Gianola con il direttore Marco Piazza questa mattina hanno fatto visita all’azienda e consegnato a Rinaldo e Gianluca Valsecchi la targa di celebrazione del secolo di attività.
Una storia nata nel 1922 quando tre amici, tra cui Rinaldo Mario Valsecchi, fondarono “La Grafica”, tipografa che si dedicava alla realizzazione di stampati di vario tipo. Con il passare degli anni la ragione sociale dell’impresa cambia e negli Anni 60 Rinaldo Mario, unico dei fondatori rimasti, acquista un terreno a Malgrate dove sorge ancora oggi l’azienda che nel corso del Novecento ha modificato e modernizzato i propri prodotti rimanendo un punto di riferimento per questo settore per tantissimi clienti in tutto il Nord Italia.
Oggi a guidare l’Arte Grafica Valsecchi ci sono Rinaldo e Gianluca, nipoti del fondatore e figli di Luigi che, con suo fratello Guglielmo scomparso nel 2001, è stato socio dell’azienda.

Siamo una piccola azienda che nel corso di tutti questi anni di attività ha saputo adattarsi e capire dove indirizzare i propri sforzi – spiegano Rinaldo e Gianluca Valsecchi -, ora abbiamo all’incirca dieci dipendenti e l’obiettivo è continuare a crescere con investimenti mirati e oculati. Tra i nostri punti di forza c’è la qualità dei nostri prodotti e il magazzino, quando un cliente fa un ordine sa che verrà evaso in poco tempo. In un anno all’incirca riusciamo a fornire fino a un milione di scatole per clienti e grandi marchi di diversi settori. Domani sera festeggeremo il nostro centesimo compleanno insieme a tutti i dipendenti attuali e anche a quelli che sono andati in pensione perché insieme a nostro padre, nostro zio e nostro nonno hanno fatto la storia della nostra azienda”.

Per la nostra associazione è un orgoglio poter rappresentare imprese come l’Arte Grafica Valsecchi – commenta Enrico Vavassori presidente di Api Lecco Sondrio -, queste aziende sono la spina dorsale dell’imprenditoria del nostro territorio e anche dell’intero Paese che porta avanti il lavoro iniziato dai loro padri e nonni e soprattutto ha la grande capacità e intuizione di saperlo adattare ai tempi nonostante le enormi difficoltà che come imprenditori affrontiamo ogni giorno. Faccio i miei complimenti alla famiglia Valsecchi per questi cento anni di attività”.

Anna Masciadri
Ufficio stampa




Auditorium colmo in Api Lecco Sondrio per il romanzo su Crespi d’Adda

Auditorium di Api Lecco Sondrio colmo ieri sera per Alessandra Selmi e la presentazione del suo romanzo “Al di qua del fiume. Il sogno della famiglia Crespi” (Editrice Nord) che narra la nascita del cotonificio e del villaggio operaio a Crespi d’Adda tra la fine del 1800 e l’inizio del secolo successivo.
Un centinaio di persone hanno partecipato all’evento promosso dall’associazione delle piccole e medie industrie in collaborazione con la Libreria Volante di Lecco.
Prima dell’intervista Isabella Spada, giovane imprenditrice dell’azienda associata ad Api Edilsider di Calolziocorte, è salita sul palco per raccontare il filo che lega ciò che i Crespi realizzarono attorno alla loro fabbrica alle imprese di oggi: “Quello che loro crearono 150 anni fa attorno al cotonificio oggi noi lo chiamiamo welfare aziendale. Noi oggi siamo gli eredi di quella storia pionieristica che stiamo portando avanti ogni giorno dove la persona e il suo benessere deve essere sempre al centro del nostro lavoro quotidiano”.

A seguire Alessandra Selmi è stata intervistata da Anna Masciadri di Api sul romanzo che l’autrice ha impiegato circa due anni per scrivere: “E’ un mix di realtà e fiction – ha raccontato -. I personaggi dei Crespi sono ovviamente reali, quelli degli operai inventati. Crespi d’Adda è un luogo magico, ti rapisce al primo sguardo, ancora oggi si è mantenuto perfettamente intatto questo luogo che ha rappresentato 150 anni fa un sogno, non solo per gli imprenditori ma anche per le centinaia di operai che ci hanno lavorato. Cristoforo e Silvio Crespi volevano dare ai loro dipendenti un lavoro e una vita dignitosa e credo ci siano riusciti”.

Ha chiuso la serata Marco Piazza, direttore di Api Lecco Sondrio: “Per un’associazione di categoria è importante fare cultura d’impresa, tramandare le eccellenze del nostro territorio e Crespi rappresenta uno dei punti massimi dell’industria italiana quando era ai suoi albori due secoli fa. Le nostre imprese, oggi, stanno cercando di portare avanti quell’idea di attenzione e cura nei confronti dei dipendenti, non a caso negli ultimi anni è cresciuto esponenzialmente il servizio welfare di Api. Siamo molto contenti che così tante persone abbiano accolto la nostra proposta culturale e siano state qui con noi questa sera”.

Anna Masciadri
Ufficio stampa




In Api la presentazione del romanzo sul villaggio operaio di Crespi d’Adda

La storia di una famiglia, di un’azienda e di un territorio divenuti patrimonio Unesco. Un villaggio che ha rappresentato, e rappresenta tutt’oggi, un modello di imprenditorialità visionaria che 150 anni fa ha dato l’inizio a quello che oggi viene chiamato welfare.
 
Martedì 15 novembre 2022, ore 18, l’autrice Alessandra Selmi presenta, nell’auditorium di Api Lecco Sondrio (via Pergola 73), il suo romanzo “Al di qua del fiume. Il sogno della famiglia Crespi” (Editrice Nord, 496 pagine, 19 euro).
 
Alessandra Selmi è l’autrice di un lavoro che ripercorre la vita della famiglia Crespi, coloro che hanno ideato e realizzato il villaggio operaio di Crespi d’Adda.
Al tramonto dell’Ottocento, grazie all’ambizioso progetto della famiglia Crespi, sulle sponde bergamasche del fiume Adda nasce il villaggio operaio, oggi patrimonio mondiale dell’Unesco. La Selmi ne ricostruisce le vicende in un romanzo di ampio respiro, che racconta cinquant’anni di storia italiana. Crespi è solo un triangolo di terra delimitato dal fiume Adda, lo si può abbracciare con uno sguardo. Ma, nel 1877, agli occhi di Cristoforo Crespi rappresenta il futuro e l’occasione per la sua famiglia di lasciare un segno indelebile in questo mondo. Lui, figlio di un tengitt (tintore), lì farà sorgere un cotonificio all’avanguardia e, soprattutto, un villaggio per gli operai come mai si è visto in Italia, con la sua chiesa, la sua scuola, case accoglienti con giardino per operai e dirigenti. Si giocherà tutto, Cristoforo, per realizzare il suo sogno. I soldi, la reputazione e anche il rapporto col fratello Benigno, ammaliato invece dalle sirene della nobiltà di Milano e dal prestigio di possedere un giornale: Il Corriere della Sera.
 
Appena saputa della pubblicazione di questo romanzo – spiega il presidente di Api Lecco Sondrio Enrico Vavassoriabbiamo cercato di portare qui l’autrice per presentarlo per due motivi principalmente. Per l’incredibile storia e idea che sta alla base della nascita di Crespi d’Adda, della visione all’avanguardia del suo ideatore Cristoforo Crespi che, come imprenditori, ci ha sempre affascinato e per la vicinanza geografica che abbiamo con questo luogo: leggere questo romanzo per chi abita così vicino, e quei luoghi li conosce quasi a memoria, è come sentirsi a casa. Oggi molte nostre aziende fanno del welfare ed è la naturale conseguenza di quello realizzato a Crespi d’Adda due secoli fa”.
 
Durante la presentazione del volume nella sede di Api sarà possibile acquistare il libro e farlo firmare dall’autrice Alessandra Selmi.
 
L’evento è organizzato da Api Lecco Sondrio in collaborazione con la Libreria Volante di Lecco ed è aperto a tutti. 
 
Per riservare il proprio posto è consigliata la prenotazione compilando il form a questo link, oppure scrivendo a comunicazione@api.lecco.it, oppure info@lalibreriavolante.com.

 

Anna Masciadri
Ufficio stampa




Convegno sul welfare in Api: “La pandemia ha ridefinito il concetto di lavoro. Il rapporto azienda-dipendente diventa strategico”

Si è tenuto ieri pomeriggio nella sede di Api Lecco Sondrio il convegno organizzato con TreCuori SpA società benefit dal titolo “Welfare aziendale: leva strategica per attrarre e trattenere talenti”.
Una ventina di aziende associate hanno partecipato all’approfondimento dedicato al benessere dei dipendenti, un servizio attivo in Api Lecco Sondrio dal 2018 che è cresciuto esponenzialmente in questi primi quattro anni di attività e le cui recenti novità normative straordinarie hanno aumentato i vantaggi fiscali.

Ha aperto i lavori Mario Gagliardi, vicedirettore dell’associazione e responsabile delle relazioni industriali e sindacali: “Lo strumento del welfare aziendale è particolarmente apprezzato dalle nostre imprese, basta osservare i numeri per capire quanto stia crescendo: nel 2018 quando abbiamo avviato un servizio dedicato a questa tematica erano circa 40 le aziende associate coinvolte con un valore complessivo di piani welfare di circa 280 mila euro; oggi le aziende Api sono 70 e sviluppano un valore complessivo di piani welfare di circa 1 milione e 200 mila euro. Abbiamo voluto organizzare questo convegno per far conoscere non solo i vantaggi meramente economici dell’erogazione dei buoni acquisto ma soprattutto i vantaggi che l’implementazione di un piano welfare produce per l’azienda in termini di motivazione, coinvolgimento, senso di appartenenza dei propri collaboratori, fattori chiave per fidelizzare i collaboratori e attirare nuovi talenti”.

Ha poi preso la parola Giovanni Lucchetta, amministratore unico di TreCuori Spa società benefit che ha analizzato il mondo attuale del lavoro, partendo dal bisogno delle aziende e anche dei lavoratori: “La pandemia ha stravolto le nostre vite e cambiato profondamente le priorità di tantissime persone. Il fenomeno delle “grandi dismissioni” è un segnale fortissimo che non va sottovalutato anche se non sta avvenendo ovunque, ma potrebbe arrivare con qualche mese di ritardo. Con il Covid è successo qualcosa da cui non torneremo più indietro. Quindi per trattenere queste persone che lavorano in azienda bisogna venire incontro alle loro necessità per farle lavorare in un clima favorevole e di attenzione. I collaboratori sono uno degli asset più importanti in azienda e il clima aziendale è fondamentale per motivare e dare un senso al lavoro che fanno ogni giorno. Fino a qualche anno fa noi ci realizzavamo tramite il solo lavoro, oggi non è più così. Si è tornati a ridare importanza alla famiglia, alle proprie passioni, agli interessi, alla salute quindi in questo nuovo clima l’azienda non si può voltare dall’altra parte e guardare solo ai propri interessi economici. L’impresa deve dare quel qualcosa in più ai propri collaboratori, quella motivazione, quello stimolo per fargli capire che sono un elemento importante non solo a livello lavorativo e gli viene incontro anche nelle difficoltà come è avvenuto in questi mesi aumentando le cifre dei propri piani welfare per cercare di contrastare i rincari, magari cogliendo proprio quelle maggiori opportunità che le recenti norme mettono a disposizione di imprese e lavoratori fino alla fine di quest’anno”.

Anna Masciadri
Ufficio Stampa




Indagine congiunturale III trimestre pmi lombarde: rallentamento per ordini, fatturato e produzione

Il terzo trimestre per le pmi lombarde segna un rallentamento rispetto ai mesi precedenti. E’ quello che emerge dall’indagine congiunturale relativa al terzo trimestre del 2022 condotta dal Centro Studi di Confapindustria Lombardia su un campione di 300 aziende iscritte al sistema Confapi, prevalentemente del settore metalmeccanico.
Se i primi tre mesi dell’anno avevano presentato segnali positivi riguardo gli indicatori di congiuntura, nei successivi tre già si evidenziava un rallentamento vistoso degli ordini (in aumento per il 47% degli associati, in calo per 3 su 10), fatturato e produzione. Ora nel terzo trimestre si segnala un ulteriore rallentamento nella distribuzione delle frequenze sui tre indicatori. Gli ordini crescono per 3 su 10: in calo nel 42% dei casi. Rimane stabile l’allarme tra gli imprenditori per i costi della produzione con aumenti marcati riguardo l’energia per il 75% degli intervistati.
Segnali preoccupanti, se non di allarme, anche riguardo l’utilizzo degli impianti produttivi. Situazione di forte stabilità che qualifica le realtà più forti, con tassi di utilizzo superiori all’85%. Preoccupano le aziende più fragili, qualificate da percentuali di utilizzo sensibilmente inferiori alla soglia del 70%.
Rimangono stabili gli indicatori su prezzi e tempi di consegna, che tendono a ricalcare le rilevazioni già espresse nel secondo trimestre del 2022. Sembrano migliorare i tempi di consegna sia delle materie prime sia degli altri materiali indagati (semilavorati e materiale di consumo).
Il costo e la disponibilità della componente energia sono problemi di forte impatto sulle imprese: il 46% evidenzia una erosione ormai totale delle proprie marginalità, assorbite dai rincari. La situazione emersa ha il vantaggio di aver stimolato un fiorente, ampiamente condiviso movimento nelle imprese, che si mostrano fortemente proattive alla ricerca e alla messa in campo di soluzioni alternative in questo ambito.

Il quadro che emerge da questa congiuntura non è di certo positivo e non ci fa stare tranquilli – commenta Luigi Sabadini presidente di Confapindustria Lombardia -. Il vistoso rallentamento negli ordini, l’incremento marcato dei costi dell’energia e delle materie prime, ma soprattutto il basso utilizzo degli impianti da parte delle nostre pmi desta enorme preoccupazione. Inoltre, i forti aumenti dell’energia hanno eroso la totale marginalità per mantenere la produzione economica e si è esaurita anche la possibilità di scaricare a valle i costi subiti. Anche il miglioramento nei tempi di consegna non mi sembra un segnale positivo, significa solo che sono diminuiti gli ordini. Stiamo procedendo a passi veloci verso la recessione”.