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Rifinanziata la nuova Sabatini e possibile riapertura dello sportello

L’allarme, pur molto serio, creato dall’esaurimento fondi che faceva intendere che le domande di contributo per investimenti Sabatini presentate il mese scorso potessero restare escluse dal beneficio, è durato meno di un mese.

Il Governo ha annunciato di aver predisposto un emendamento al Decreto Sostegni, tale da assegnare al plafond disponibile per le concessioni di contributo Sabatini ulteriori 680 milioni.

Ciò consentirà di assolvere tutte le domande trasmesse agli istituti bancari e di leasing nel mese di maggio e regolarmente trasmesse al Ministero dagli stessi istituti.

Casi particolari potrebbero essere quelle domande che, inoltrate all’ultimo momento o non istruite in tempo dalle banche, non hanno potuto essere avviate regolarmente al Ministero prima della chiusura.

Queste, ma dovrebbero essere le banche a fare precisazione all’azienda se dovesse ricorrere il caso, dovranno essere ritrasmesse non appena lo sportello riaprirà, purché l’investimento nel frattempo non sia già avviato.

Il provvedimento di rifinanziamento previsto dal Governo dovrebbe consentire anche la riapertura dello sportello di presentazione di nuove domande, in quanto il fondo lascerà spazio per finanziarne ulteriori, visto anche l’interesse in corso da parte delle imprese ad effettuare nuovi investimenti.

La riapertura però probabilmente non sarà immediata, considerando tutto l’iter di approvazione è ipotizzabile che si arriverà probabilmente a settembre.

(MP/mp)




Accordo utilizzo ammortizzatori per evitare i licenziamenti: vince la linea di mediazione di Confapi

Lecco, 30 giugno 2021 – Ieri pomeriggio dopo una lunga trattativa, si è giunti all’accordo tra Governo, associazioni imprenditoriali e sindacati per l’utilizzo della cassa integrazione per ritardare o evitare i licenziamenti. Passa la linea di Confapi portata avanti dal Presidente nazionale della nostra associazione Maurizio Casasco, in cui si impegnano le imprese a ricorrere agli ammortizzatori ordinari prima di interrompere il rapporto di lavoro. Il documento congiunto messo a punto a Palazzo Chigi è stato firmato dal premier Mario Draghi, dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, dai leader di Cgil Cisl e Uil e dai presidenti di quattro organizzazioni imprenditoriali: il primo è stato Mario Casasco, di Confapi, e poi sono arrivate le adesioni di Confcooperative, Cna e Confindustria.

Vince quindi il modus operandi di Confapi che da sempre, in qualsiasi crisi, cerca di mediare prima di arrivare ai licenziamenti: “Siamo soddisfatti – spiega Mario Gagliardi vice-direttore di Api Lecco Sondrio e responsabile della nostra Area relazioni industriali e sindacali – Confapi ha avuto in questa trattativa un ruolo rilevante di mediazione tra le istanze portate avanti dai sindacati e l’iniziale posizione del Governo. L’intesa che si è definita, ovvero la raccomandazione al massimo utilizzo degli ammortizzatori sociali quale principale alternativa ai licenziamenti, rispecchia pienamente la filosofia con cui anche sul nostro territorio cerchiamo di gestire le crisi occupazionali. Da sempre, infatti, sensibilizziamo le imprese ad utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione dalla legge con l’obiettivo di giungere, nel limite del possibile, a soluzioni condivise con le organizzazioni sindacali”.

A livello locale Api Lecco Sondrio sottolinea come la situazione nelle nostre aziende non desti preoccupazione: “Riguardo le nostre associate – prosegue Gagliardi – non ci sono situazioni allarmanti, appartengono in gran parte al settore metalmeccanico con carichi di lavoro in netta ripresa, quindi non abbiamo situazioni di particolare criticità occupazionale. In generale come è stato concordato anche ieri a Roma, è comunque necessario definire quanto prima una riforma degli ammortizzatori sociali e avviare efficaci politiche attive del lavoro per poter contare al momento del definitivo sblocco dei licenziamenti su una rete di sicurezza adeguata”.

Anna Masciadri 
Ufficio Stampa Api Lecco Sondrio




Unionmeccanica Confapi: dal 1° giugno 2021 i valori di minimi tabellari, reperibilità e trasferta

Lo scorso 11 giugno 2021 è stato siglato l’accordo tra Unionmeccanica Confapi e le organizzazioni sindacali Fim, Fiom Uilm, con il quale vengono confermati i valori dell’incremento retributivo dei minimi tabellari stabiliti nell’intesa di rinnovo del 26 maggio 2021 e contestualmente vengono comunicati i valori dell’indennità di trasferta e di reperibilità per le lavoratrici e i lavoratori addetti alla piccola e media industria metalmeccanica, orafa e di installazione di impianti.
 
Minimi tabellari
Le Parti hanno definito che la quota relativa all’Ipca (indice dei prezzi al consumo) non produce effetti sull’incremento retributivo complessivo stabilito con decorrenza 1° giugno 2021 nel testo dell’accordo di rinnovo del 26 maggio 2021.
Pertanto, i minimi tabellari devono essere corrisposti con i seguenti valori:

  

Livelli Aumenti
dal 1° giugno 2021
Minimi Tabellari dal 1° giugno 2021
9Q 32,00 2.587,60
9 32,00 2.587,60
8Q 28,77 2.326,77
8 28,77 2.326,77
7 26,46 2.139,59
6 24,66 1.994,33
5 23,00 1.860,07
4 21,47 1.736,44
3 20,58 1.664,29
2 18,55 1.500,00
1 16,79 1.358,21
Reperibilità
I valori dell’indennità di reperibilità dal 1° giugno 2021 sono i seguenti:

 

  Compenso giornaliero Compenso settimanale
Livelli 16 ore (giorno lavorato) 24 ore (giorno libero) 24 ore festive 6 giorni 6 giorni con festivo 6 giorni con festivo e giorno libero
Sup. al 5° 6,78 11,15 11,74 45,06 45,66 50,02
5° e 4° 5,90 9,26 9,93 38,75 39,43 42,78
3°, 2° e 1° 4,95 7,45 8,05 32,22 32,82 35,32
Trasferta
I valori dell’indennità di trasferta dal 1° giugno 2021 sono i seguenti:

 

Tipologia Importi
Trasferta intera 44,12
Pasto meridiano o serale 11,92
Pernottamento 20,28

(FP/fp)




Unionmeccanica–Confapi: sciolta la riserva sul rinnovo del ccnl

A seguito dell’intesa sottoscritta lo scorso 26 maggio 2021 tra Unionmeccanica, Fim, Fiom e Uilm in relazione all’ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl per le lavoratrici e i lavoratori addetti alla piccola e media industria metalmeccanica, orafa e installazione impianti Unionmeccanica Confapi, comunichiamo che le organizzazioni sindacali hanno completato la consultazione certificata fra i lavoratori raggiungendo l’esito positivo pari al 98,58% e in data 28 giugno 2021 hanno diffuso la nota congiunta di scioglimento della riserva per il rinnovo del Ccnl in vigore dal 1° giugno 2021 sino al 31 dicembre 2024.

(FP/fp)